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Dieta SmartFood: i vegetali allungano la vita

Oggi parliamo di sana e corretta alimentazione insieme a Lucilla Titta coordinatrice di SmartFood, progetto in Scienza della Nutrizione e Comunicazione promosso l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano (IEO). e Francesca Ghelfi, nutrizionista SmartFood e dottoranda all’Università di Parma. Ci concentreremo poi con loro sulle verdure, essenziali in un regime alimentare corretto, ed in particolare sul PEPERONE.

Lucilla, ci puoi raccontare qualcosa sul progetto SmartFood?
 
L' Istituto Europeo di Oncologia (IEO) nasce nel 1994 da un’idea di Umberto Veronesi e opera nella convinzione che si curi meglio dove si fa ricerca. Una delle caratteristiche distintive di IEO è la ricerca scientifica in ambito nutrizionale, unita all’impegno nella prevenzione tramite gli stili di vita. Da qui nasce il progetto SmartFood, dedicato allo studio e alla selezione dei composti presenti negli alimenti con caratteristiche protettive per la salute, che affianca alla ricerca la divulgazione scientifica per la prevenzione in ambito nutrizionale.
Buona parte della divulgazione scientifica SmartFood si svolge sfruttando la rete, tramite il sito dello IEO, una pagina Facebook ufficiale e numerose consulenze per siti e riviste online. Nell’ambito del progetto di divulgazione si svolgono anche numerosi seminari che vengono trasmessi in streaming.

Parlando di divulgazione, ho visto che di recente è stato pubblicato da Rizzoli un libro che si intitola “La Dieta SmatFood”, ci puoi anticipare qualcosa?

Questo volume nasce dal lavoro e dall’incontro tra il team di SmartFood coordinato da me e diretto dallo scienziato Pier Giuseppe Pelicci e la giornalista Eliana Liotta. Il risultato è la “La Dieta SmartFood”, ovvero 30 cibi che aiutano a restare in forma ed in salute. Non si tratta di pozioni miracolose ma di ricerche scientifiche iniziate nel 1999 quando il Prof. Pelicci scoprì alcuni geni che accelerano l’invecchiamento.  Si è capito infatti che alcuni alimenti contengono specifici composti protettivi che hanno diverse azioni biologiche benefiche sul nostro organismo anche attraverso l’inibizione di questi geni.

Quindi Francesca i vegetali sono alimenti essenziali per vivere meglio?

Il mondo vegetale, abbinato ad altri alimenti è sicuramente un buon alleato della qualità della vita e della linea. Questo è provato da migliaia di ricerche scientifiche.
Le verdure infatti hanno pochissime calorie, molta acqua e molte fibre. Cominciare il pasto con gli ortaggi diminuisce l’innalzamento della glicemia e attenua l’appetito. Ad esempio un incipit con un piatto di biete o di catalogna riempie la pancia, prolunga il senso di sazietà e distoglie l’attenzione dalle pietanze più consistenti. E i croccanti cetrioli, finocchi e carote sono uno stuzzichino ammazzafame, da chiamarsi crudités per darsi qualche aria, se si portano in tavola come antipasto.
Per non parlare poi del tripudio di fitocomposti, vitamine e sali minerali! Gli studi, gli esperimenti, le meta-analisi dicono all’unisono che un’alimentazione ricca di vegetali, dunque verdura, frutta fresca e secca, legumi e cereali integrali protegge dalle malattie cardiovascolari, dall’obesità e dal diabete. Nello specifico poi, le verdure sembrano ridurre il rischio di cancro a bocca, laringe, faringe, esofago e stomaco.
Uno studio europeo imponente, EPIC (European Prospective Investigation into Cancer and nutrition), durato dal 1992 al 2000, ha indagato tra le altre cose sull’associazione tra diabete e consumi di frutta, verdura e legumi. Dopo aver seguito diecimila pazienti diabetici, si è dedotto che chi consumava questi cibi era meno soggetto a mortalità per eventi cardiovascolari o di altro tipo. Non solo: a un aumento del consumo di 80 grammi al giorno di frutta, legumi e verdura era associata una riduzione del rischio di morte del 6%.
L’azione fantastica è delle vitamine e dei grassi insaturi, è della fibra, è dei composti che solo le piante possiedono e che per questo si chiamano appunto fitocomposti.
L’elenco dei Protective Smartfood è molto facile da ricordare: verdura, frutta fresca e a guscio, legumi, cereali e derivati integrali, semi. E per condire olio, erbe aromatiche e aglio. Sembrerebbe scontato, ma troppe persone esauriscono pranzi e cene con pasta, formaggi o carne, dimenticando per esempio pere, lenticchie e peperoni …

Parlando di peperone, di  recente ne è stata lanciato sul mercato lo  “Sweet Palermo”, una varietà dolce e allungata ottima da gustare cruda magari come aperitivo. Potresti dirci qualcosa in più su questo splendido ortaggio?

Il Peperone contiene moltissima vitamina c (o acido ascorbico), la star, quanto a popolarità, nel campionario vitaminico. La sua azione più celebre è la prevenzione di raffreddori e malanni invernali, perché, è vero, dà una mano al sistema immunitario! Una funzione meno nota è che si adopera per la sintesi di collagene, la proteina principale del tessuto connettivo, quella che rinforza pelle, capillari, muscoli, gengive e ossa. In più, è un antiossidante, pronto a intervenire nelle cellule per neutralizzare i radicali liberi. Ma attenzione, l’acido ascorbico si perde con la cottura e le conservazioni troppo lunghe,pertanto viva il peperone, che da crudo, ne basta uno solo, è in grado di coprire il fabbisogno giornaliero di vitamina C!!

Grazie Lucilla, grazie Francesca ci avete illuminato su molte cose! Vi chiameremo sicuramente per chiedervi altre informazioni!

Dieta  SmartFood: i vegetali allungano la vita

Storia di insalata di

Fabrizio Savigni

Fabrizio Savigni

Food blogger / scrittore

Fotografia, cucina e viaggi sono solo alcune delle mie innumerevoli passioni. Con esse mi nutro e soprattutto mi diverto! Per me rappresentano momenti di creatività allo stato puro, di reciproco... Leggi tutto

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