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4 tipi di Semi oleosi da usare in cucina: cosa sono, a cosa fanno bene, come usarli

I semi oleosi sono grandi alleati del nostro organismo, nonostante le loro piccole dimensioni, contengono tante proprietà benefiche.

Alcuni semi oleosi siamo abituati ad inserirli nella dieta, altri sono meno conosciuti, a volte si tritano altre volte si aggiungono semplicemente sopra al piatto cucinato, si usano da soli o abbinati, colorano e danno sapori ai piatti.
Si dice infatti, che i piccoli semi oleosi abbiano un doppio ruolo i  cucina, da un lato quello alimentare come decorazione o aggiunta di un tocco di sapore ai piatti, dall’altro quello curativo o nutrizionale.

I semi di zucca, di girasole, di lino e di sesamo sono tra quelli più usati e conosciuti, alternati nella dieta da un giorno all’altro durante la settimana, apportano buone sostanze al nostro organismo, meglio se scelti tra quelli biologici, consumati durante l’anno di produzione al fine che non si alterino i grassi contenuti. Si mantengono in vasi ermetici, in luogo fresco ed asciutto, sono un po’ calorici, ma buoni amici del sistema cardiovascolare, di quello immunitario e respiratorio.

I semi di lino e di zucca aiutano l’intestino ed il cuore. Quelli di zucca si possono mangiare anche da soli come spezzafame, apportano buone dosi di ferro, di zinco e di fosforo, mentre quelli di lino contengono Omega-3. Preziosi per combattere contro le rughe, la perdita di capelli, le intolleranze e le forme infiammatorie, non tutti sanno che i semi di lino possono sostituire le uova in alcune ricette.

Ne basta un cucchiaio, macinati bene e mescolati con tre cucchiai di acqua. Sono il corrispondente di un uovo nelle ricette di torte e biscotti. I semi di zucca invece sono ricchi di sali minerali e contengono il triptofano che migliora il tono dell’umore e favorisce il sonno notturno.

Tre sono le tipologie di semi di girasole: bianco, nero e striato, tutti particolarmente nutrienti. Contengono infatti la preziosa vitamina B12 e l’acido clorogenico, che ci protegge come antibatterico e antinfettivo, svolgendo un’azione antitumorale ed antimutageno.

Grazie al loro contenuto di fitosteroli, ossia grassi vegetali buoni, i semi di girasole aiutano ad aumentare la quantità di colesterolo buono contrastando quello cattivo.

I semi di girasole contengono Omega-6, acido che combatte i radicali liberi, quelli neri contengono anche buone percentuali di ferro, manganese e zinco, mentre quelli striati aiutano l’intestino. Abbinati a quelli di lino sono degli ottimi alleati per depurare il nostro organismo.

Contengono anche acido folico, importante durante la gravidanza per lo sviluppo del nascituro e le vitamine B e E, quest’ultima aiuta i polmoni e li difende dallo stress ossidativo. Il consumo dei semi di girasole è utile per la prevenzione delle malattie tumorali, grazie al contenuto di selenio.

I semi di sesamo sono più calorici,  rafforzano il sistema immunitario e stimolano il sistema nervoso.

Si possono aggiungere sulle insalate miste, nelle zuppe di verdura, nel pane e nello yoghurt, si trovano nelle barrette da sostituire ai tradizionali snack, nel pane e da soli sono spezzafame equilibrati ed energizzanti. Inoltre i semi di sesamo si possono usare per preparare il gomasio, usato in Giappone come sostituto del sale per aromatizzare minestre, zuppe e riso. Si può fare anche in casa in quanto servono solo due ingredienti: il sesamo e del sale marino integrale. Mescolare 7 parti di semi di sesamo con 1 parte di sale, quindi ad esempio 7 cucchiai di semi di sesamo con un cucchiaio di sale. Vanno poi stesi su una teglia e tostati in forno 15 minuti a 100 gradi C. Si lasciano raffreddare e si macina il tutto fino ad ottenere una polvere a grana grossa ed oleosa. In alternativa al forno si possono saltare in padella. Si conserva in frigo.

Quanti consumarne allora al giorno? In genere la dose consigliata è di un paio di cucchiai al massimo, alternando i vari tipi di giorno in giorno.

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Storia di insalata di

Simona Cherubini

Simona Cherubini

Food blogger / scrittore

Simona Cherubini, consulente marketing e food blogger, da piccola disegnavo con i pennarelli anche sui biscotti, da lì ho capito... Leggi tutto

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